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Mi hai eliminato dai tuoi contatti
Me ne sono accorto sai
Ci son rimasto male ma
ho riflettuto e ti chiedo se:
Ti infastidiva vedere il mio nome?
Ti avrò fatto formale?
Dopo tanto tempo che
opinione ti sei fatto di me?
la memoria è una scatola
Dove il tempo mette i suoi giocattoli
Fra cui i ricordi che
Non si cancellano
Mi hai eliminato dai tuoi contatti
Me ne sono accorto sai
Ci son rimasto male
Ci ho ragionato ed ho pianto
Mi hai cancellato dai tuoi contatti
Hai liberato qualche byte sai cosa ti dico che
Ti cancello anch’io perché
Tu vivi dentro me
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2. |
Strumentale #1
04:36
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3. |
My My Verona
03:53
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Voglio vedere facce nuove
Esco di casa e prendo il motore
Vado a Verona city radio on
Va-bèn-butèi-vin-a’buso come on
Mai Verona …
Wayfarer incollati con l’Attack
Lisi i pantaloni rotte le Clark
Camicia stinta ma stirata
Al collo una bandana nera da pirata
Decido e lascio il ferro a Porta New
Vado nei bagni, solo un occhio al look
Dio bel che cera che ho
Danzo da solo umore ottimo
Balzo in un attimo in area Bra
Scatto un foto all’Arena
Mi siedo su una sedia comoda
Il barista: “Prego, vada via”
Sant’Anastasia ondate di ragù
Mi viene fame che dici tu?
Sbircio i prezzi di una trattoria
Giro i tacchi cambio idea
Rue del Duomo dove ho lavorato
Busso alla porta tutto trafelato
Sto a pazientare un quarto d’ora e più
Guardo da un buco il tetto è crollato
Torno indietro a passi tardi e lenti
Al crepuscolo chiudono i battenti
Anche oggi ho fatto il mio dovere
La paura deve prima o poi morire
Mai Verona verrò più da te
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4. |
Strumentale #2
02:30
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5. |
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Cammino per via XX settembre
Vedo gente che va e che viene
Qualcuno mi ferma e mi chiede
Se per caso ho visto un cane verde
Mi dirigo su via Argine Po
Dove incontro una coppia di amanti
Si baciano, lei mi guarda un istante
Incrocia il mio sguardo ma chi sia lei non so
La memoria mi ha abbandonato
Vivo di materia come un animale incatenato
I segni passati hanno perduto senso
(ne hanno mai avuto?)
Sono foglie secche d’autunno in balia del vento
Scendo le banche tra l’erba da falciare
Sporco di terra le scarpe e i pantaloni
Poco importa non sono nuovi
E poi a casa non ho nessuno a cui motivare
Piazza cagona, c’è una bambola per terra
A cui mancano le gambe e le braccia
La raccolgo le sorrido
La getto nel cortile di una casa abbandonata
Prendo le réclame dalla cassetta
Apro la porta e le butto nella carta
Mi siedo sul divano a pensare
Anche oggi non ho nulla da fare
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6. |
Tutte le mie ferite
11:37
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7. |
Perdonami
02:00
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Fulmen Solo Project Mantua, Italy
Born in Nogara in 1971. Graduated in architecture, Matteo Mirandola devoted himself to rocknroll from about the age of 18
playing guitar in few bands of the lower Po Valley.
At about 39 he undertakes an intense DIY musical activity featured by an intuitive type of composition, free from any preconceived formalism.
He has sympathy for italian radical movement. He works in a public institution.
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